I viaggiatori americani sono più propensi a prenotare direttamente l'hotel e dimostrano il più forte impegno nei programmi fedeltà: nuovo rapporto di SiteMinder

Il Changing Traveler Report 2025 di SiteMinder rivela come questi piani stanno plasmando l'ascesa del "viaggiatore tuttofare"

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SiteMinder, la piattaforma leader mondiale di distribuzione e ricavi alberghieri, ha pubblicato il Changing Traveler Report 2025 di SiteMinder, il più grande sondaggio globale sugli alloggi, che rivela che il 37% degli americani prevede di prenotare i propri soggiorni nel 2025 direttamente, tramite il sito web di un hotel (23,5%) o contattando la struttura tramite telefono o e-mail (13%). Questa cifra supera significativamente la media globale del 27% e sale al 57% tra gli over 60.

Il rapporto, basato su un sondaggio di oltre 12.000 intervistati in 14 importanti mercati turistici, mostra come questi piani stiano plasmando l'ascesa del "viaggiatore tuttofare", un nuovo ospite poliedrico che fonde tendenze e comportamenti tradizionali man mano che le dinamiche di viaggio cambiano. Il rapporto sottolinea una forte preferenza per le prenotazioni dirette tra i viaggiatori statunitensi, superando quelli provenienti da Australia (35%) e Germania (33%). Al contrario, i viaggiatori provenienti da Indonesia (16,5%) e Cina (17%) sono i meno propensi a prenotare direttamente il loro soggiorno in hotel.

Il report di SiteMinder evidenzia anche che gli incentivi fedeltà stanno diventando un fattore sempre più importante per guidare il business ripetuto, con il 33% degli americani che li cita come uno dei tre principali motivi per tornare in un hotel nel 2025, nove punti percentuali in più rispetto alla media globale. Il Changing Traveler Report 2025 di SiteMinder mostra che nel 2022, il 23% negli Stati Uniti e il 15% a livello globale hanno citato i programmi fedeltà come motivo principale per tornare. Questa percentuale è salita al 28% negli Stati Uniti e al 19% a livello globale nel 2023, prima di raggiungere il 33% (38% tra la Generazione Z) negli Stati Uniti e il 24% a livello globale per i soggiorni dell'anno prossimo.

Un divario generazionale: come la Generazione Z sta plasmando le tendenze internazionali e le preferenze in materia di alloggi

I dati di SiteMinder mostrano che più della metà (51%) degli intervistati americani ha in programma di viaggiare all'estero nel 2025, in aumento rispetto al 43% di quest'anno. Questo aumento è in gran parte dovuto ai viaggiatori della Gen Z (di età compresa tra 18 e 27 anni), il 73% dei quali intende viaggiare all'estero l'anno prossimo, rispetto a solo il 30% di quelli con più di 60 anni. Le destinazioni internazionali più gettonate per la Gen Z americana includono Australia (13% contro il 7% a livello nazionale), Francia (10% contro il 7% a livello nazionale), Brasile (7% contro il 3% a livello nazionale) e Nuova Zelanda (7% contro il 2% a livello nazionale). Il Canada sarà la destinazione più gettonata in assoluto (10%).

Questa scoperta evidenzia il notevole divario generazionale negli Stati Uniti quando si tratta di preferenze di viaggio e alloggio. Il report di SiteMinder offre diversi esempi aggiuntivi:

• Il 23% dei viaggiatori della Generazione Z prevede di utilizzare i forum online per trovare la sistemazione per il 2025, rispetto a solo il 3% di quelli con più di 60 anni, mentre il 67% della Generazione Z ha abbandonato le prenotazioni online a causa di esperienze negative, in netto contrasto con il 21% dei viaggiatori più anziani che segnalano lo stesso.

• La Gen Z è più propensa a spendere soldi extra per l'alloggio l'anno prossimo (69% contro 32%) e a lavorare dal proprio hotel (59% contro 15%). Hanno in programma di trascorrere "la maggior parte del tempo" in loco (41% contro 7%) e sono più disposti a pagare di più per soggiorni eco-sostenibili (87% contro 31%).

• La generazione Z è più propensa a viaggiare per un evento (79% contro 38%) e ad adottare l'intelligenza artificiale in varie fasi del proprio percorso di soggiorno (87% contro 41%).

Trent Innes, Chief Growth Officer di SiteMinder, ha affermato: "I viaggiatori americani stanno sempre più integrando le opportunità offerte dalla tecnologia in pratiche collaudate, per ottimizzare la loro esperienza di consumatore. La popolarità duratura e crescente delle prenotazioni dirette e dei programmi fedeltà ne è la prova, poiché i consumatori di alloggi cercano offerte e iniziative online per massimizzare il rapporto qualità-prezzo e migliorare il loro soggiorno".

Poiché i viaggiatori si rivolgono sempre più alla tecnologia per migliorare le proprie esperienze, Innes aggiunge: "Gli albergatori farebbero bene ad assicurarsi di essere pronti a rispondere in modo dinamico alle impennate di prenotazioni in occasione di grandi eventi, in particolare tra i viaggiatori della Generazione Z. Concentrandosi sulle aspettative di questa generazione, tra cui l'integrazione dell'intelligenza artificiale nel percorso del cliente e l'offerta di opzioni per soggiorni ecosostenibili e lavorativi, gli hotel possono curare esperienze memorabili e conquistare una nuova generazione di ospiti".

Informazioni SiteMinder

SiteMinder Limited (ASX:SDR) è il nome dietro SiteMinder, la piattaforma di distribuzione e fatturato alberghiero leader al mondo, e Little Hotelier, un software di gestione alberghiera all-in-one che semplifica la vita dei piccoli fornitori di alloggi. La società globale ha sede a Sydney con uffici a Bangalore, Bangkok, Barcellona, ​​Berlino, Dallas, Galway, Londra, Manila e Città del Messico. Grazie alla sua tecnologia e al più grande ecosistema di partner nel settore alberghiero globale, SiteMinder genera ogni anno oltre 120 milioni di prenotazioni per un valore di oltre 50 miliardi di dollari USA di fatturato per i suoi clienti alberghieri.